sabato 11 dicembre 2010

Gimp 2.6 – Il programma di fotoritocco open source

Cenni storici
Il progetto di GIMP iniziò nel 1995, quando Spencer Kimball e Peter Mattis, che erano a quel tempo due studenti della California, presentarono come tesina semestrale di un corso universitario l’invenzione di un software di grafica open source. I due inventori si appassionarono talmente al progetto che cominciarono dopo l’università a sviluppare la prima beta del programma che fu resa pubblica
nel novembre del 1995, dove vennero coinvolti altri sviluppatori per dare una mano ad ampliare il progetto.
Il successo arrivò ben presto e ci furono tanti appassionati del progetto al punto che nel 1996 Larry Ewing utilizzò  il programma per disegnare il pinguino del sistema operativo Linux (Tux).

 
Da allora GIMP ha compiuto passi da gigante fino ad arrivare alla sua versione stabile che sarebbe l’attuale 2.6. In questa versione ci sono stati nuovi aggiornamenti con l’introduzione di GEGL e aggiornata la nuova area di lavoro.

La novità più rilevante è proprio l’introduzione di GEGL ( Generic Graphics Library)
che consente di utilizzare la profondità di colore 32 bit per canale, ma di default è ferma sugli 8bit anche se si può scegliere di cambiare l’opzione dal menu. Si possono inoltre selezionare le opzioni di GEGL da dal menù Strumenti visualizzando le modifiche sul progetto in tempo reale.
Anche l’area di lavoro risulta notevolmente cambiata con la barra di menù che funge da da finestra principale del programma perché è stata integrata all’interno della finestra immagine. Anche lo strumento Seleziona a mano libera ha subito dei lievi cambiamenti, con la possibilità di alternare intervalli in cui si possono tracciare linee rette e linee tracciate a mano libera. Anche le caselle di testo hanno subito il loro cambiamento, infatti quando si scrive il testo e viene ridimensionato il contenuto viene mandato a capo in modo automatico. E’ stata annunciata anche una versione 2.8 dove le tecniche usate verranno perfezionate fino a renderle più accessibili.

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Lukblack

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